sabato 14 febbraio 2009

Il Sen. D'Alia vuole censurare internet

Il "potere" politico si è accorto che in rete Internet sta nascendo una grande libertà espressiva e che l'informazione viene creata e diffusa. I social network, come facebook, stanno crescendo in modo esplosivo e sempre più persone abbandonano la televisione per leggere le notizie attraverso il passaparola, notizie che rimbalzano da persona a persona.
Ecco allora che spunta il solito "carneade", che si chiama senatore D'ALIA (UDC, quindi non maggioranza) che prepara e fa approvare un articolo di legge che potrebbe provocare l'isolamento dell'Italia dal contesto internazionale di informazione, oscurando cioè i grandi nodi internazionali come YOUTUBE e FACEBOOK. Il caso è simile alla Cina ma la legge italiana supera in autoritarismo, dittatura e stupidità anche quella cinese. Infatti se un cittadino pubblica qualcosa che disturba il "potere", anzichè usare la Magistratura, il MINISTRO chiede l'oscuramento del cittadino e se non lo ottiene oscura il nodo ospitante ! C'è ovviamente una incostituzionalità in quanto non viene impegnata l'istituzione competente ma interviene il Governo. Solo in una dittatura viene seguita questa procedura. Fortunatamente, come ha detto il nostro Presidente Napolitano, noi abbiamo ancora la Costituzione ..."teniamocela stretta" ha detto e credo che molti italiani condividano questa affermazione.

Leggetevi l'articolo 50 bis e resterete esterefatti: sembra che i politici non sappiano che cosa sia Internet, ma attenti !!! dimostrano con una legge apparentemente stupida ed ignorante, il loro autoritarismo ed il disprezzo totale della Costituzione. Infatti non attaccano subito e direttamente chi ha pubblicato ma l'intermediario: punirne uno per educarne cento ! e poi otterrebbero davvero l'unico risultato importante per loro, riportare questi cittadini insolenti al Grande Fratello, all'unica televisione autorizzata.

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