venerdì 27 febbraio 2009

1992-Costanzo Show: Totò Cuffaro aggredisce Giovanni Falcone....2009 Toto' Cuffaro, dopo una condanna per mafia, va al Comitato di vigilanza RAI!

Questo documento è significativo perchè presenta un Totò Cuffaro del 1992 che attacca Falcone. Poi nel 2008 Totò Cuffaro viene condannato per contiguità alla Mafia a 5 anni (tutti ricorderanno l'episodio della festa a base di cannoli siciliani) e nel 2009 viene premiato con un posto in ...Comitato Vigilanza RAI. Naturalmente questo fatto scompare. Nessun telegiornale da la notizia. Nessun giornale, con l'eccezione del Manifesto, lo pubblica.

Questa è la situazione ultra-asimmetrica, oggi, dell'Italia.

Segnalo i blog in rete che ne parlano:

http://antologiadiunpaesedegradato.blogspot.com/2009/02/toto-cuffaro-in-vigilanza-rai-dal.html 

http://ilmiopaesealtrove.blogspot.com/2009/02/vigilanza-rai-e-ora-cuffaro-vigilera-su.html 

http://www.19luglio1992.com/

mercoledì 25 febbraio 2009

Bavaglio alla rete. Il potere tenta di oscurare la rete con un articolo di legge medioevale.

E' in atto un attacco frontale alla rete da parte del "potere". Questo attacco è stato sferrato da un parlamentare dell'UDC, Giampiero D'Alia, che ha presentato un emendamento al Senato (art. 50 bis) per "filtrare" la rete, imponendo all'intermediario (leggasi Facebook, Youtube, eccetera) la cancellazione del blog o della pagina incriminata. Se non lo fa Facebook o Youtube verranno oscurati !

Esistono alternative ? SI, la più semplice è l'applicazione delle attuali leggi. NON OCCORRONO NUOVE LEGGI LIBERTICIDE.

Altro che asimmetria questa è censura. Nemmeno in Cina sono arrivati a tanto !

lunedì 16 febbraio 2009

L'unica riforma costituzionale che vorrei...l'informazione.

Cultura digitale e politica dell'innovazione - Ficara

Uso lo slogan del sito di Michele Ficara Manganelli:
"L’UTILIZZO DEL DIGITALE DEVE DIVENTARE PER LEGGE UN DIRITTO COSTITUZIONALE PER TUTTI I CITTADINI AL PARI DEL DIRITTO AL LAVORO, ALLA SALUTE ED ALLA LIBERTA’ DI FEDE."

Il problema dell'informazione è complesso ma affrontabile.
Oggi soffriamo acausa del monopolio della televisione RAI-MEDIASET e del controllo partitocratico su gran parte dei media. Non dimentichiamoci che oggi circa 1 miliardo di € viene preso dalle "tasche degli italiani" (le tasse !) per darli ai giornali. Ricordo che giornali come Sole24ore e Corsera ricevono oltre 20 milioni di euro l'anno.

E l'informazione, specie quella televisiva di RAI-MEDIASET, è manipolata per far scomparire i fatti, per una gigantesca "distrazione di massa".

Che cosa auspico ? Che l'informazione entri nella Costituzione italiana in modo che ai media venga riconosciuto un ruolo istituzionale con tutto ciò che comporta, come ad esempio il rispetto di un'etica costituzionale nel raccontare i fatti. Su questa idea vedo un avvio di discussione in Italia ed una prima convergenza su principi basilari.

sabato 14 febbraio 2009

Asimmetria mortale: la vita vegetativa e l'alimentazione/idratazione per malati terminali è ora nelle mani del potere esecutivo

Il caso Eluana che ha coinvolto milioni di italiani è stato pesantemente strumentalizzato dalla Chiesa e dal Governo di destra e dal suo Primo Ministro. Dapprima tentando di delegittimare il potere della Magistratura, dichiarando la nullità della sentenza finale della Cassazione (atto eversivo in una normale democrazia, ma così non sembra in Italia), poi cercando di fare un decreto per imporre il volere del Primo Ministro di bloccare l'esecutività della sentenza, ed infine facendo approvare una mozione disumana, violenta, anticostituzionale, autoritaria.
In che cosa consiste questa mozione ? Nel diritto, attribuito al potere esecutivo di perseguire chiunque decida ed attui l'interruzione di alimentazione ed idratazione di una persona in coma o di una persona vigile ma malato terminale. Da oggi nessuno di noi può disporre della propria vita nella fase terminale. Chi decide è il Governo o il Ministro o il primo Ministro. La morte, il fatto più privato che esista, secondo me, è sottratto alla decisione individuale. Lo Stato se ne fa carico seguendo in ciò il principio della Chiesa che dice che la vita è un bene INDISPONIBILE all'uomo in quanto nelle mani di  DIO.
E' la legge più aberrante che io conosca.  

Il Sen. D'Alia vuole censurare internet

Il "potere" politico si è accorto che in rete Internet sta nascendo una grande libertà espressiva e che l'informazione viene creata e diffusa. I social network, come facebook, stanno crescendo in modo esplosivo e sempre più persone abbandonano la televisione per leggere le notizie attraverso il passaparola, notizie che rimbalzano da persona a persona.
Ecco allora che spunta il solito "carneade", che si chiama senatore D'ALIA (UDC, quindi non maggioranza) che prepara e fa approvare un articolo di legge che potrebbe provocare l'isolamento dell'Italia dal contesto internazionale di informazione, oscurando cioè i grandi nodi internazionali come YOUTUBE e FACEBOOK. Il caso è simile alla Cina ma la legge italiana supera in autoritarismo, dittatura e stupidità anche quella cinese. Infatti se un cittadino pubblica qualcosa che disturba il "potere", anzichè usare la Magistratura, il MINISTRO chiede l'oscuramento del cittadino e se non lo ottiene oscura il nodo ospitante ! C'è ovviamente una incostituzionalità in quanto non viene impegnata l'istituzione competente ma interviene il Governo. Solo in una dittatura viene seguita questa procedura. Fortunatamente, come ha detto il nostro Presidente Napolitano, noi abbiamo ancora la Costituzione ..."teniamocela stretta" ha detto e credo che molti italiani condividano questa affermazione.

Leggetevi l'articolo 50 bis e resterete esterefatti: sembra che i politici non sappiano che cosa sia Internet, ma attenti !!! dimostrano con una legge apparentemente stupida ed ignorante, il loro autoritarismo ed il disprezzo totale della Costituzione. Infatti non attaccano subito e direttamente chi ha pubblicato ma l'intermediario: punirne uno per educarne cento ! e poi otterrebbero davvero l'unico risultato importante per loro, riportare questi cittadini insolenti al Grande Fratello, all'unica televisione autorizzata.