martedì 21 ottobre 2008

GIUSEPPE FRIGO, alla Corte Costituzionale: "gatta ci cova" o no ?


La notizia:
"Una nuova fumata nera e blitz dei radicali alla Camera durante la seduta per eleggere il giudice della Consulta. Il Pdl propone l'avvocato Giuseppe Frigo come candidato a giudice della Corte Costituzionale e dall'opposizione viene un primo segnale di disponibilità. Ai giornalisti che gli chiedono se il Pd possa votare per Frigo, il capogruppo alla camera, Antonello Soro, replica: "Penso che lo voteremo. Ma formalizzeremo la nostra posizione tra un po'". "Ringrazio per l’indicazione del mio nome, che mi fa onore, soprattutto - dice Frigo - perché corrisponde all’intento dell’indicazione di un tecnico, quale io ritengo di essere. Mi auguro che questo possa aiutare a trovare convergenze indispensabili per far progredire la giustizia italiana".
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Dopo mesi di braccio di ferro tra PDL e PD sembra raggiunto un accordo per eleggere il giudice della Corte Costituzionale.

Giuseppe Frigo si proclama un tecnico. Sembra che oggi la parola "tecnico" sia il passpartout per entrare nella stanza dei bottoni senza essere squalificato dalla appartenenza ad uno dei due schieramenti politici, che di fatto ci governano "insieme", basti pensare alla vergognosa legge eletterale bipartisan, vero golpe contro la democrazia.

E' interessante leggere che cosa scrive "Il giornale":

Roma - L'avvocato Giuseppe Frigo ha difeso il finanziere bresciano Guglielmo Gnutti nel processo per la scalata ad Antonveneta, ma è stato anche legale di parte civile nel processo per il sequestro dell’imprenditore Giuseppe Soffiantini. E ha rappresentato Adriano Sofri nel procedimento che fu fatto in Cassazione per chiedere la revisione del processo per l’omicidio del commissario Calabresi.

Codice penale e giusto processo È un penalista di lungo corso l’avvocato che approda alla Corte Costituzionale. Ma non solo: ha contribuito alla stesura del codice di procedura penale (una delle esperienze di cui va più orgoglioso) e da leader dei penalisti ha guidato la battaglia che ha portato all’inserimento in Costituzione del principio del giusto processo.

Professore e avvocato Bresciano, 73 anni, sposato, con due figli, Frigo affianca all’intensa attività forense, che tra l’altro lo ha visto difendere Cesare Previti nel procedimento per calunnia ai danni dei pm milanesi Ilda Boccassini e Gherardo Colombo, anche quella di professore all’Università della sua città, dove insegna procedura penale e dove vive.

Presidente Unione Camere penali Per due mandati consecutivi, dal 1998 al 2002, è stato presidente dell’Unione delle Camere penali, l’organizzazione che rappresenta 9 mila legali. E da leader dei penalisti si è battuto per il giusto processo, "una realtà sigillata dalla Corte costituzionale", sottolinea con soddisfazione.

Intercettazioni Tra le sue prese di posizione più recenti, quella sulle intercettazioni, dopo che il premier aveva manifestato l’intenzione di limitarle ai procedimenti per mafia e terrorismo: "Non bisogna restringere eccessivamente le intercettazioni telefoniche in relazione al novero dei reati per cui possono essere disposte"; sarebbe meglio invece, ha suggerito qualche mese fa, "impedire di renderle pubbliche sino al dibattimento con una disciplina più rigorosa".

Separazione delle carriere Convinto assertore della separazione delle carriere in magistratura, nella sua vita ha indossato solo per un giorno i panni di pubblico ministero e in un’occasione speciale: un processo storico, al Palazzo ducale di Venezia, che vedeva come imputato Napoleone


Da questa prima lettura non sono assolutamente tranquillo ! E voi ?




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