domenica 8 luglio 2007

Live Earth INFORMA, altri disinformano

L’immagine olografica di Al Gore colpisce molto la fantasia e offre il contrasto tra la tecnologia che ci permetterebbe di risparmiare energia e quindi di far sopravvivere la Terra, e la devastazione ambientale che già impariamo a soffrire e sopportare nella nostra vita.
Le proposte di impegno personale (“answer the call” è il motto) in 7 punti e le molte informazioni date durante l’evento sono una speranza.
E’ importante però analizzare anche chi la pensa in modo diverso e come lo fa.
Il giornalista Mario Giordano del “Il Giornale” attacca, intitola l’articolo “Che catastrofe il concerto mondiale anti-catastrofe, e scrive: " Salta fuori, proprio in mezzo al bio rock intercontinentale, la notizia che la desertificazione del pianeta è momentaneamente sospesa. Ci scusiamo per il disagio: il catastrofismo riprenderà non appena possibile. Lo scorso giugno, in effetti, è stato, almeno in Italia, il più piovoso degli ultimi 200 anni".
Sarà vero o falso ? e’ un atto deliberato di disinformare ? e poi perché ?
A me sembra un tentativo di DISINFORMARE ed ho voluto raccogliere informazioni al proposito da due fonti, a mio avviso credibili ed autorevoli, come GREEN CROSS e il Ministro degli esteri UK. Green Cross (http://www.greencrossitalia.it/ita/acqua/risorse_acqua/acqua_009.htm) scrive “Il deserto risale lo stivale. È allarme: la desertificazione minaccia anche la Pianura del Po e l'Emilia Romagna. Siccità e desertificazione minacciano la sopravvivenza di un quinto della popolazione mondiale - più di un miliardo di persone - e hanno portato alla riduzione dello strato superficiale del suolo e della sua capacità produttiva in un terzo della Terra (4 miliardi di ettari)". E il Ministro inglese scrive “Ma se vogliamo realizzare lo sviluppo sostenibile, dobbiamo assumerci la nostra responsabilità, su scala mondiale, relativamente ai cambiamenti climatici. Se non riusciremo a ridurre le emissioni, ci troveremo di fronte alla crescita del livello dei mari, a siccità, alluvioni e carestie….È per questa ragione che ho inserito la realizzazione della sicurezza climatica fra le priorità internazionali del Regno Unito, ed è per questo che stiamo sviluppando una strategia distinta sui cambiamenti climatici internazionali… La conclusione del Rapporto di Sir Nicholas Stern sull’impatto economico dei cambiamenti climatici porta con sé un messaggio semplice: combattere i cambiamenti climatici non costerà alla Terra, ma costerà alla Terra, letteralmente e finanziariamente, il non farlo. È nell’interesse di tutti noi affrontare uniti questa minaccia.
Le conclusioni a voi !!

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