Sto facendo una interessante esperienza di "social network" in XING, dove ho avviato un Gruppo che scambia informazioni, esperienze, valutazioni sul tema della OPEN INNOVATION.
Ho già osservato diversi fenomeni che mi stanno facendo vedere le differenze culturali che ci sono anche nel mondo virtuale e sono significative.
La prima è che ci sono culture molto reattive, sempre in ascolto di ciò che succede in rete. Sapete quali sono stati i primi partecipanti a questo gruppo ? Indiani, americani, tedeschi. E quali sono stati quelli più lenti ad iscriversi e meno "ciarlieri": gli italiani.
Non sono affatto sorpreso.
Perchè i social network ci possono aiutare a "ribilanciare" le asimmetrie informative ? Perchè mettono subito in azione l'intelligenza collettiva, che apporta informazione utile, che seleziona notizie interessanti-senza censura, toglie il rumore, permette il confronto e l'eliminazione rapida della manipolazione. Ad esempio una partecipante tedesca ha fornito riferimenti e commenti su di una iniziativa europea di cui non avevo conoscenza: i "LIVING LABS", laboratori urbani di co-design di soluzioni innovative con la partecipazione di cittadini, piccole imprese, ricercatori, innovatori.
Frequentiamo ed attiviamo social networks, ci aiuteranno per aprire o ri-aprire la strada della democrazia partecipata.
1 commento:
Ciao Renzo, come và? Spero tutto bene per te. Buon lavoro. Un abbraccio e un buon fine settimana .
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