domenica 7 ottobre 2007

Lista civica nazionale e nuovi mezzi di “espressione” politica


Ieri ero a Roma in Piazza Farnese. Insieme ad altri millecinquecento ed oltre per partecipare al primo evento della lista civica nazionale. Tanta passione e tanto impegno da parte degli organizzatori: Veltri, Beha, Alagna, Pardi. Dalla televisione di Stato nessuna notizia, come al solito. Anche il TG regionale ha evitato di parlarne. Tutto come da copione. Ai cittadini l’asimmetria costa cara. Nessuna informazione pubblica.

L’evento è stato molto interessante perché chi ha parlato erano i cittadini attivi e produttivi, quelli che, a vario titolo, si sono impegnati per la raccolta differenziata contrastando gli inceneritori, quelli che hanno tentato di opporsi al malaffare nei comuni più corrotti dalle mafie locali, quelli che hanno iniziato a presidiare i Consigli comunali per capire e controllare. Oltre 20 e soprattutto giovani a partire da Duccio, il liceale di 19 anni di Lecco, querelato dal potentissimo Caltagirone, direttore dell’Ospedale di Lecco.

Lo scopo dell’evento era chiaro. Mettere una prima pietra al movimento che vuole avviare la sostituzione dell’attuale classe politica, partendo dai cittadini.

Vorrei qui dare solo qualche suggerimento e valutazione utile a procedere verso questo obiettivo, iniziando dalla comunicazione, intesa come informazione e coinvolgimento. Io la chiamo “espressione” perché deve avere anche una carica emozionale e trasmettere fiducia.

A mio avviso, è necessario ed urgente aprire nuovi canali di comunicazione a due sensi, che siano efficaci ed indipendenti e sono, a mio avviso almeno tre:

1. il blog dove si esprimano azioni politiche di rilievo, in tempo reale rispetto ai bisogni sentiti dai cittadini. Esempi ? biocarburanti e aumento dei prezzi degli alimenti primari (pane, latte); abusi dei Comuni nell’uso del territorio (banalmente i parcheggi gratuiti che non ci sono; Genova è un esempio); abusi continuati sugli utenti di telecomunicazione (le associazioni di consumatori possono dire quante sono le cause di privati contro gli OLIGOPOLI); occupazione dell’economia da parte del potere politico nelle migliaia di società controllate dalla PAL e dalla PAC

2. pubblicazione delle denunce di fatti antidemocratici, illegali e violenti sulla rete mondiale Internet sui siti ad alta frequentazione (flickr, youtube, slideshare, succo di melone, eccetera); si usi l’enorme potere di comunicazione della nuova frontiera di Internet, nota come WEB 2.0. Ho sperimentato, per motivi professionali, e posso assicurarvi che l’effetto è grandioso e stupefacente

3. la televisione pubblica e non, specialmente le reti private locali, devono essere poste sotto assedio e devono dare spazio alla “espressione” dei cittadini. Sono i singoli cittadini che devono essere presenti. Se osservate le televisioni vi accorgerete che nei dibattiti c’è sempre il presidente di qualche cosa, MAI il cittadino esperto di, capace di, che ha fatto e così via. Non parliamo poi della ASSENZA TOTALE dei giovani, il più delle volte presentati come apprendisti e con benevolenza. L’energia, l’intelligenza della proposta, l’espressione deve venire soprattutto da loro.

Ci sono diverse emergenze. Sono in gioco oggi i nostri diritti di libertà politica (gravemente feriti dalla attuale legge elettorale), di libertà economica (negata dagli oligopoli, dalle mafie e dalla politica vorace di “clientes”, dalla massonerie), di libertà sociale (ostacolata da associazioni e gruppi di potere economici “nascosti” e collusi con la politica).



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