Beppe Grillo ha una strategia sull’informazione e continua ad attuarla. Molti giornalisti di testate anche importanti hanno dimostrato con i loro articoli sulla giornata del Vaffa 2 di Beppe Grillo una significativa carenza di capacità di analisi e nessuna strategia per l’informazione. E’ ciò che emerge, a mio avviso, leggendo le principali testate italiane. E le televisioni non hanno dato peso, quasi ignorato l'evento. Paura o arroganza ?
Voglio tornare alla carta stampata. Riporto alcune frasi la cui distorsione e povertà di analisi ha un solo significato, quello di marginalizzare e deridere l’iniziativa che ha portato centinaia di migliaia di persone nelle Piazze a celebrare il 25 aprile in modo diverso. Persone che in tante forme hanno voluto ancora comunicare il loro bisogno, la loro “voglia” di essere considerati, di essere ascoltati, di voler contare qualcosa.
Dall’altra parte, anzi dalle altre due parti, quella della politica e quella dei media NESSUNA RISPOSTA POSITIVA, ma piuttosto denigrazione e dis-informazione.
Frasi tipiche colte sui giornali, a proposito dell’evento:
“in 50 mila allo show di Grillo”. MA non è uno show, è una espressione di libertà e di partecipazione con uno scopo.
“il comico del malumore” titola Francesco Merlo della Repubblica ed aggiunge che la politica ha una sfida quella di “riprendersi questa Piazza che Beppe Grillo riempie ma non merita…in piena crisi artistica non riesce nemmeno più a far ridere”. Qui il giornalista esprime una opinione, scorrelata dai fatti, personale, velenosa, di basso profilo, ininfluente.
“Rosy Bindi è furiosa con Grillo” …è normale che un politico si senta attaccato !
“la strana coppia dei demagoghi” di Vittorio Feltri in cui il direttore di Libero qualifica Grillo come “buffone ligure” mentre nel titolo del giorno, “La festa dei banditi”, mi fa ricordare, paradossalmente, che nel nuovo Parlamento sono circa 70 gli eletti con pendenze giudiziarie di ogni tipo (nel precedente Parlamento erano poco più di 20) !
“Scintille al V-Day contro l’informazione”, sulla Stampa di Torino, suggerendo una lettura “contro” l’informazione piuttosto che contro il sistema dell’informazione e contro la legge Gasparri che ha favorito l’usurpatore di canali Berlusconi
Nella giornata del 25 aprile si sono raccolte centinaia di migliaia di firme per avviare tre referendum per ottenere:
A. L’abolizione dell’ordine dei giornalisti
B. L’abolizione del finanziamento pubblico ai giornali che ci costa circa 1 miliardo di euro l’anno
C. L’abolizione della legge Gasparri che potrebbe costare alle tasche degli italiani 300 milioni di multa della UE per aver violato le leggi europee
Uno, forse due milioni di italiani hanno partecipato e ragionato su questi temi in una giornata che ha un significato speciale di riconquistata libertà.
Non è poco. Liberiamo l'informazione !! Grazie Beppe Grillo.
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