sabato 24 maggio 2008

"Esperienza del consumatore" , informazione ed accesso globale alle risorse: il pensiero di CK Prahalad

C.K. Prahalad è professore alla Università del Michigan. Il suo ultimo libro "The new age of Innovation: driving co-created value through global networks" esprime due idee. La prima, sintetizzata dalla formula N=1, dice che il valore è basato sulla unica e personalizzata ESPERIENZA del consumatore; la seconda, R=G, dice che nessuna azienda può sperare di soddisfare le aspettative differenziate dei consumatori da sola ma accedendo alle risorse mondiali di competenze ed innovazione, accedendo cioè ad un ECOSISTEMA globale.

E l'informazione quanto conterà in questo modello ? L'esperienza del consumatore include l'informazione ma va anche oltre includendo la dimensione emozionale e quella istintuale.

L'informazione è la chiave di accesso all'ecosistema globale ed alla innovazione su scala planetaria.

domenica 4 maggio 2008

"STOP FOOD CRISIS": riflettiamo sui biocarburanti e sul decision-making SENZA PARTECIPAZIONE

Nel filmato l'appello di Zainab Bangura, ministro degli esteri della Sierra leone.

Sul sito The world in action è stata avviata una petizione che ha già superato 1,7 milioni di adesioni, rivolta ai paesi che stanno trasformando ampie aree di coltivazioni di cereali in coltivazioni di biocarburanti. I prezzi dei cereali sono cresciuti in modo anomalo ed eccezionale mettendo molti paesi e quasi un miliardo di persone in una grave situazione di penuria di prodotti alimentari di base, quali i cereali.In particolare negli USA una politica di incentivi statali sta riducendo le aree coltivate per alimenti: nel 2000 destinavano il 4% della loro produzione di granoturco alla produzione di etanolo; nel 2006 è stato il 20% e nell’ultimo anno il prezzo del granturco è raddoppiato.Si prospetta un futuro di carestia in molti paesi già oggi poveri.

Nel blog Opensosblog di SOSLOG già nel mese di agosto 2007 veniva approfondito, con dati ,la "illusione dei biocarburanti".

Eppure questi grandi Paesi hanno studi, dati e competenze per prendere decisioni di lungo termine che siano nell'interesse della collettività ! Il fatto che non lo facciano può essere sinonimo di interesse politico di breve termine, di lobbies di interessi privati, di assenza di ASCOLTO dei loro cittadini e della domanda internazionale di lungimiranza e di etica.

Che cosa possiamo fare ? In primis informarci e poi sostenere le campagne nazionali ed internazionali che cercano di influenzare i decisori. Un interessante sito ove trovare documenti di grande qualità sulle nuove forme di partecipazione e di azione sociale è "Young foundation" in cui troverete anche un documento che approfondisce la storia ed il futuro dell'azione sociale.



sabato 3 maggio 2008

Simmetria fiscale: su Internet dilagano i 740

E’ successo un fatto davvero straordinario di cui non si ha ancora una completa consapevolezza. Sono stati pubblicati su Internet tutti i dati reddituali degli italiani dell’anno 2005 e chi lo ha fatto NON è un hacker, ma l’Agenzia delle Entrate cioè la pubblica amministrazione. Dopo poche ore è successo il finimondo. Il “potere” si è scatenato ed ha visto in tutto ciò un attacco frontale al sacro principio della ASIMMETRIA della informazione che rende i cittadini dei “minus habens”, come ben sappiamo. Perchè mai si dovrebbe dare la possibilità ai cittadini di riequilibrare questa asimmetria, avranno pensato. MA è questa la domanda giusta ?
Il problema è complesso e dovrebbe essere esaminato a fondo per trarre conclusioni.
E’ interessante ed istruttivo evidenziare alcuni fatti successi nelle ore seguenti. Provo ad elencarli:
1. retromarcia della Agenzia delle entrate che cancella i files da Internet
2. molti comuni cittadini copiano, prima dell’oscuramento, tutti i dati e li rimettono a disposizione di tutti nelle più svariate forme che la tecnologia della RETE permette: peer to peer come emule, e bay, siti web con allegati e così via
3. alcuni giornali pubblicano selezioni di questi dati, soprattutto quelli dei VIP (vedi Libero)
4. le associazioni dei consumatori si scagliano contro il Ministro Visco, accusato di essere il responsabile numero 1 di questo “fattaccio”
5. l’authority per la privacy dichiara di non saperne nulla e che i dati devono essere oscurati, anzi lo intima ed è questa, forse, la ragione principale della retromarcia dell’Agenzia delle entrate
6. molti siti fanno sondaggi in real time e si scopre che chi riponde al sondaggio è FAVOREVOLE alla pubblicazioni con percentuali “bulgare” (60-70-80%)
7. gli opinion leader esprimono il loro consenso o dissenso sui giornali ed in televisione; chi è favorevole dice che è democrazia, chi è sfavorevole ipotizza scenari in cui la criminalità organizzata userà questi dati per ricattare gli italiani o gli italiani ricchi o dichiara la fine “ingloriosa”della legge sulla privacy

Fin qui ciò che è successo. E che cosa potrebbe succedere nelle prossime ore ? lo spiega molto bene un articolo su Repubblica dove si ipotizza che:

1. “chi decide di conservare i dati e renderli disponibili su internet compie un illecito perché crea una schedatura non autorizzata”
2. “per ora non rischia nulla perché manca la sanzione. Ma forse solo fino a martedì.”

Una specie di intimidazione per scoraggiare la diffusione, cioè sia la messa a disposizione, sia lo scarico dei dati.

Mi vengono spontanee tre riflessioni. La prima è “oggettiva” ed è basata sulla distribuzione del reddito in Italia. Tutti i giornali hanno pubblicato tabelle in cui si vede subito (con somme aritmetiche) che il 61% di chi dichiara reddito guadagna 1.000 euro al mese LORDI !!, chi dichiara più di 100.000 euro lordi l’anno ( i ricchi ?) sono ben il …0,61 % !!!!! Detto in altri termini il 99, 4% degli italiani mostrerà, in questi elenchi redditi tra zero e 100.000 euro l’anno. Scandalo ? Choc? SI, perché abbiamo scoperto l’acqua calda e cioè che abbiamo redditi davvero modesti e che molti EVADONO le tasse.

Seconda riflessione. Il “potere” non ha ancora minimamente capito che il mondo è cambiato da quando circa un miliardo di persone sulla Terra usa Internet. Siamo appena agli inizi della consapevolezza e dell’uso efficace della RETE. La RETE potrà cambiare radicalmente i rapporti di forza tra i cittadini, oggi manipolati dai media e afflitti da mancanze gravi e premeditate di INFORMAZIONE, ed i Media e i loro rappresentanti politici.

Terza riflessione. Splendida occasione questa per lanciare un messaggio “attivo” al sistema di potere che non vuole mollare e continua nella asimmetria dell’informazione. Agiamo per tutelare il diritto alla INFORMAZIONE e alla sua diffusione ed accesso libero. Se ci saranno leggi repressive allora autodenunciamoci per possesso illegale di informazione e vediamo come agisce il sistema di potere nel perseguire milioni di cittadini che si sono liberati !


P.S. dal sito wittgenstein un suggerimento davvero "laterale" e divertente:

"Eterogenesi dei fini
Le liste dei redditi in rete sono utili soprattutto per sapere quando è il compleanno degli amici